I ponti più alti d’Italia: capolavori d’ingegneria sospesi tra cielo e terra

L’Italia è celebre nel mondo per la sua storia, l’arte e il patrimonio paesaggistico, ma non meno straordinario è il suo contributo all’ingegneria e all’architettura moderna. Tra le colline, i fiumi e le vallate del Bel Paese si ergono imponenti opere infrastrutturali che, oltre a unire territori, raccontano storie di audacia progettuale.

Tra queste meraviglie ci sono i ponti più alti d’Italia, strutture spettacolari che sembrano sospese tra cielo e terra. Alcuni sono noti per le loro dimensioni da record, altri per l’ambiente suggestivo in cui si inseriscono, altri ancora per la loro storia controversa. Tutti, però, rappresentano un patrimonio tecnico e culturale di valore inestimabile.

Visitare questi ponti significa vivere esperienze mozzafiato, ma anche riflettere sul legame profondo tra paesaggio e ingegno umano. Che siate appassionati di architettura, fotografi o semplici viaggiatori curiosi, queste opere valgono una tappa nel vostro itinerario.

Italia tra cielo e acciaio: una panoramica sui ponti più alti

l’immagine rappresenta un ponte su un viadotto

In Italia si trovano alcuni tra i ponti più alti d’Europa, frutto di ingegneria avanzata e adattamento a un territorio complesso e frastagliato. Le Alpi e gli Appennini hanno costretto i progettisti a soluzioni ardite, spesso spettacolari.

I ponti più alti d’Italia si concentrano prevalentemente al centro e al sud, dove le vallate profonde e i rilievi impervi richiedono viadotti colossali. Queste infrastrutture non sono solo funzionali: sono anche monumenti dell’ingegno umano.

Tra i principali criteri di classificazione c’è l’altezza del pilone più alto o l’altezza massima dal suolo, due misure che spesso generano confusione. Alcuni ponti, infatti, nonostante non siano lunghissimi, svettano su vallate profondissime, risultando vertiginosi alla vista.

Il Viadotto Italia: il gigante calabrese dell’Autostrada A2

Il Viadotto Italia è probabilmente il più celebre tra i ponti più alti d’Italia. Situato lungo l’Autostrada del Mediterraneo (A2), tra le province di Cosenza e Potenza, questo colosso raggiunge un’altezza di 260 metri sul fondo della valle del fiume Lao.

Costruito negli anni Sessanta, fu per decenni il ponte più alto d’Europa. La sua campata centrale misura oltre 170 metri, ed è sostenuta da piloni in cemento armato precompresso. Nel 2015 fu oggetto di importanti lavori di ristrutturazione, anche a seguito di un tragico incidente sul cantiere.

Oggi rappresenta una delle più grandi opere di ingegneria civile del nostro paese e un simbolo del Meridione moderno. Il paesaggio circostante, con le montagne del Pollino, regala uno scenario unico.

Viadotto Sente: il ponte dell’Alto Molise tra bellezza e rischio

Il Viadotto Sente collega le regioni Molise e Abruzzo, scavalcando il fiume omonimo in una zona montuosa di grande bellezza naturalistica. Alto 185 metri, è uno dei ponti stradali più alti d’Italia, e sicuramente uno dei meno conosciuti al grande pubblico.

Inaugurato nel 1977, è lungo oltre 700 metri ed è formato da un’unica travata continua in acciaio, con un arco sottostante. Il ponte offre panorami mozzafiato ed è spesso meta di escursionisti e fotografi.

Purtroppo, da alcuni anni è chiuso al traffico veicolare per motivi di sicurezza, a causa di gravi problemi strutturali legati alla corrosione dei cavi portanti. La sua chiusura ha creato disagi significativi alla viabilità locale.

Alcuni comitati civici e istituzioni stanno spingendo per un intervento di recupero, ma al momento la situazione è in stallo.

Ponte Bisantis (Viadotto Morandi di Catanzaro): un colosso urbano

l’immagine rapprresenta un ponte

Progettato dal celebre ingegnere Riccardo Morandi, il Ponte Bisantis è uno dei ponti urbani più iconici d’Italia. Attraversa una profonda valle nel cuore della città di Catanzaro, raggiungendo un’altezza di 110 metri.

Realizzato in cemento armato precompresso, ha una struttura ad arco unica nel suo genere. La sua imponenza e il suo design lo rendono uno dei simboli della città, visibile da numerosi punti panoramici.

Nonostante non sia il più alto in termini assoluti, il Ponte Bisantis è spesso inserito tra i ponti più alti d’Italia per la drammaticità della sua posizione urbana e per la sua importanza storica e culturale.

Il ponte è stato recentemente oggetto di un piano di monitoraggio e manutenzione, anche in seguito alle verifiche successive al crollo del ponte Morandi di Genova.

Fonte: Treccani, Comune di Catanzaro

Altri ponti spettacolari: opere meno note ma incredibili

Oltre ai più famosi, l’Italia vanta molti altri ponti alti spettacolari, spesso ignorati dal turismo di massa ma assolutamente meritevoli di visita:

Viadotto Favazzina (Calabria) – Alto 150 metri, si trova sull’A2 nei pressi di Scilla.

Viadotto Gorsexio (Liguria) – Circa 160 metri di altezza, attraversa una zona impervia dell’Appennino ligure.

Ponte San Filippo (Basilicata) – Lungo oltre 500 metri, si distingue per la sua collocazione scenografica.

Viadotto Cannavino (Calabria) – Un altro gigante calabrese, in una zona montuosa tra Cosenza e Crotone.

Questi ponti, pur meno noti, raccontano la stessa storia di sfida tecnica e integrazione con l’ambiente. Alcuni si trovano lungo itinerari turistici poco battuti, perfetti per chi cerca esperienze autentiche.

I ponti più alti d’Italia non sono soltanto infrastrutture: sono monumenti contemporanei, testimonianze del progresso e della capacità tecnica italiana. Attraversarli, osservarli o semplicemente visitarli significa scoprire un lato spesso trascurato del nostro patrimonio.

In un paese dove l’arte antica è ovunque, anche l’ingegneria moderna merita attenzione. Queste strutture rappresentano il punto d’incontro tra funzionalità e bellezza, tra esigenza e visione.

Se state pianificando un viaggio on the road in Italia, aggiungete uno (o più) di questi ponti al vostro itinerario: scoprirete nuovi punti di vista, letteralmente.