Organizzare un safari in Tanzania è il sogno di molti amanti della natura e dell’avventura. Tuttavia, per vivere questa esperienza senza preoccupazioni, è essenziale prestare attenzione alle vaccinazioni e alla prevenzione sanitaria.
Esplorare il Serengeti, il cratere di Ngorongoro o il lago Manyara comporta l’esposizione a malattie tropicali.
Prepararsi correttamente ti protegge e ti consente di affrontare il viaggio con maggiore serenità. In questa guida trovi tutto ciò che devi sapere.
Quali sono le profilassi da seguire per andare a fare un safari in Tanzania
La malaria è la minaccia principale per chi si reca in Tanzania. Non esiste un vaccino, ma la profilassi antimalarica con farmaci specifici è la forma più efficace di prevenzione, da iniziare prima della partenza e proseguire al ritorno.
Anche le punture di zanzare possono essere ridotte con repellenti a base di DEET, abiti lunghi e zanzariere durante la notte. Per i safari, è consigliabile scegliere lodge che offrono protezioni adeguate contro gli insetti.
L’igiene è fondamentale: lavarsi spesso le mani, evitare ghiaccio nelle bevande e preferire alimenti cotti riduce il rischio di contrarre malattie intestinali, comuni tra i viaggiatori. È utile portare un kit di pronto soccorso da viaggio.
Quali vaccinazioni sono obbligatorie e quali sono consigliate
Per i turisti che arrivano direttamente dall’Europa, non è obbligatorio vaccinarsi contro la febbre gialla, ma la situazione cambia se si transita per un Paese a rischio. In tal caso, il vaccino è richiesto per entrare in Tanzania.
Tra le vaccinazioni consigliate, quella contro l’epatite A è tra le più importanti, poiché il virus si trasmette facilmente attraverso acqua o cibo contaminato. Anche l’epatite B è rilevante, soprattutto per soggiorni prolungati.
Il vaccino contro il tifo è suggerito per chi prevede di soggiornare in zone rurali, così come quello contro la rabbia, utile per chi entrerà in contatto con animali selvatici.
Il richiamo del tetano non dovrebbe mai mancare.
Dove fare le vaccinazioni
Le vaccinazioni da fare prima di recarsi in Tanzania per un safari, possono essere effettuate presso i centri di medicina dei viaggiatori, disponibili in quasi tutte le città italiane. Gli specialisti forniscono anche informazioni aggiornate sui rischi sanitari in Africa.
È bene prenotare la visita almeno un mese prima della partenza. Alcuni vaccini, infatti, richiedono richiami o un tempo minimo per garantire l’efficacia. Portare con sé il proprio libretto vaccinale aiuta il medico nella valutazione.
Oltre alle strutture pubbliche (ASL), molti poliambulatori privati offrono pacchetti per viaggiatori. Spesso, queste cliniche sono più rapide nella gestione degli appuntamenti e rilasciano la certificazione internazionale richiesta.
Quali documenti preparare che certifichino le vaccinazioni eseguite
Il documento principale è il certificato internazionale di vaccinazione, detto anche “libretto giallo”, rilasciato dopo il vaccino contro la febbre gialla. È richiesto alla dogana solo in determinate circostanze, ma è sempre bene averlo con sé.
Questo certificato è valido a vita se il vaccino viene somministrato correttamente. Può essere controllato anche in aeroporto, soprattutto in caso di transiti da zone endemiche. Avere una copia digitale è consigliabile per ogni evenienza.
Inoltre, è utile portare con sé una cartella medica in formato PDF che elenchi tutte le vaccinazioni effettuate, le eventuali allergie e i farmaci assunti. In caso di emergenza, questi dati possono fare la differenza.
Qualche informazione in più sulle malattie in Tanzania
La Tanzania presenta un clima tropicale, con stagioni delle piogge che favoriscono la proliferazione di insetti portatori di virus. Tra le malattie più comuni c’è la dengue, particolarmente attiva durante i mesi umidi.
Anche se meno frequente, la schistosomiasi può essere contratta bagnandosi in laghi o fiumi dolci. È quindi meglio evitare di nuotare in acque dolci non trattate. I safari, fortunatamente, prevedono contatti limitati con questi ambienti.
Infine, le infezioni intestinali sono piuttosto diffuse, soprattutto tra i turisti non abituati al clima e alla cucina locale. Bere solo da bottiglie sigillate e mangiare in luoghi affidabili riduce notevolmente il rischio.
Cosa sapere prima di acquistare un viaggio in Tanzania
Oltre a sapere come comportarsi riguardo alle vaccinazioni, è fondamentale scegliere un tour operator affidabile, specializzato in viaggi in Africa. Controllare che siano inclusi l’assicurazione medica e un servizio di assistenza locale è una scelta saggia.
I migliori periodi per andare in Tanzania sono quelli secchi, da giugno a ottobre e da gennaio a febbraio. In questi mesi è più facile avvistare gli animali e il rischio di malattie trasmesse da zanzare è inferiore rispetto alla stagione delle piogge.
Prima di acquistare il viaggio, verifica anche i requisiti di ingresso: il visto può essere ottenuto online o all’arrivo, ma è sempre bene informarsi tramite il sito dell’ambasciata tanzaniana o del Ministero degli Esteri italiano.
Viaggiare informati è la chiave per un’esperienza sicura e serena. Le vaccinazioni sono un passaggio fondamentale per tutelare la tua salute durante l’avventura africana. Prevenire è meglio che curare, soprattutto in territori lontani.
Una preparazione completa ti permetterà di immergerti completamente nelle emozioni del safari, senza preoccupazioni. Dalla savana alle montagne, ogni momento sarà vissuto al massimo solo se viaggi protetto e consapevole.
Il tuo safari in Tanzania inizia ben prima del decollo: comincia con la cura della tua salute. Consulta uno specialista, organizza i documenti e preparati a vivere il viaggio della vita, con prudenza e meraviglia.