Lago di Natron: tutto quello che devi sapere

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Il Lago di Natron si trova nel nord della Tanzania ed è uno specchio d’acqua dalle caratteristiche uniche al mondo. La sua acqua ha una temperatura molto elevata e un’altissima alcalinità, il che gli conferisce colorazioni e paesaggi suggestivi. Scopriamo quindi tutto quello che c’è da sapere su questo straordinario lago africano.

Storia e geologia del Lago di Natron

Il Lago di Natron occupa una depressione tettonica che si è formata lungo la Great Rift Valley dell’Africa orientale, la grande fossa che attraversa il continente dal Mozambico fino alla Siria. Si ritiene che il lago si sia originato tra 500.000 e 2 milioni di anni fa, in corrispondenza con i movimenti della crosta terrestre che hanno generato la Rift Valley.

L’acqua proviene principalmente da due fiumi, l’Ewaso Ng’iro e il Peninj, che attraversano terreni ricchi di natron. Il natron è un minerale composto prevalentemente da carbonato di sodio decaidrato. La presenza di questo sale nelle acque conferisce al Lago di Natron la sua elevata alcalinità, con un pH che può superare il valore di 10.

L’area fa parte del più ampio bacino del Magadi-Natron, un sistema di laghi alcalini associati a sorgenti termali e geyser. Oltre al Natron, ne fanno parte il lago Magadi in Kenya e il lago Eyasi in Tanzania. Questi laghi condividono una storia geologica comune nel contesto del Rift Valley.

Fauna e flora del Lago di Natron

Nonostante le condizioni ambientali proibitive per la maggior parte delle forme di vita, il Lago di Natron ospita una notevole biodiversità animale e vegetale che si è adattata all’elevata salinità e alcalinità.

Tra le specie di uccelli più rappresentate vi sono fenicotteri, pellicani, cormorani, aironi e altre tipiche degli ambienti acquatici tropicali. I fenicotteri in particolare nidificano in colonie numerose sull’isolotto di Alkali Lake, situato all’interno del lago.

Vari pesci tilapia hanno sviluppato una fisiologia speciale che permette loro di sopravvivere nelle acque estremamente alcaline del Natron, tra cui l’Alcolapia latilabris algida e l’Alcolapia grahami.

La vegetazione circostante è dominata da piante alofile e xerofile, adattate all’elevato contenuto di sali e alle condizioni di aridità. Tra queste vi sono arbusti del genere Suaeda, canne del genere Phragmites e cespugli di Salvadora persica.

Fenomeni naturali del Lago di Natron

Il Lago di Natron è noto per i suoi peculiari fenomeni naturali e paesaggi dal forte impatto visivo generati dall’interazione tra acqua, sale e clima.

L’acqua può assumere intense colorazioni che vanno dal rosso sangue all’arancione. Questi colori sono dovuti alla presenza di pigmenti di alghe halofile e batteri che prosperano nelle condizioni estreme del lago.

Sulle rive si formano spettacolari cascate e colonne di sali e bicarbonati. Queste sculture naturali hanno un aspetto simile a morbide stalattiti di ghiaccio o vetro. Si creano per evaporazione e successiva cristallizzazione dei sali disciolti man mano che l’acqua del lago si ritira.

Il Lago di Natron è soggetto a forti escursioni termiche giornaliere, con temperature massime che possono superare i 40°C nelle ore diurne. Questo causa una intensa evaporazione, che a sua volta aumenta la salinità delle acque.

Attrazioni turistiche

Nonostante la sua remota posizione, il Lago di Natron sta diventando una popolare destinazione ecoturistica grazie alle sue caratteristiche paesaggistiche e naturalistiche uniche.

Una delle principali attrazioni è rappresentata dall’Alkali Lake, un piccolo isolotto all’interno del lago che ospita una vasta colonia riproduttiva di fenicotteri rosa. È un’opportunità eccezionale per osservare questi eleganti uccelli nel loro habitat naturale.

Altre interessanti formazioni geologiche sono le cascate di Ngare Sero, create da sorgenti di acqua calda ricche di minerali che precipitano formando bizzarre “sculture” sulle pareti rocciose.

Per gli appassionati di trekking, natura incontaminata e panorami mozzafiato, le rive del Natron offrono diversi percorsi escursionistici di varia difficoltà.

Nelle vicinanze del Lago di Natron si trovano alcune attrazioni archeologiche e culturali come i siti dell’età della pietra di Peninj e le tradizionali abitazioni dei Maasai.

Impatto ambientale e conservazione

Nonostante l’isolamento geografico, l’ecosistema del Lago di Natron è sensibile a diversi fattori di pressione antropica e cambiamenti climatici globali.

In passato sono stati proposti progetti per sfruttare industrialmente il lago, ad esempio impianti per l’estrazione della soda, che avrebbero avuto un impatto ambientale potenzialmente disastroso.

Il rischio di periodi di siccità prolungata a causa dei cambiamenti climatici è un fattore preoccupante, poiché minaccia il già precario equilibrio idrico del lago.

Per preservare questo delicato ecosistema, sono state istituite aree protette come il Lake Natron Basin Ramsar Site e il Natron Game Controlled Area, dove l’accesso turistico è regolamentato e monitorato.

Organizzazioni ambientaliste e istituti di ricerca conducono progetti di studio e monitoraggio delle condizioni ecologiche del Lago di Natron, con l’obiettivo di comprendere e tutelare questo ecosistema unico.

Esperienze turistiche

La crescente fama del Lago di Natron come destinazione ecoturistica ha portato allo sviluppo di diverse iniziative per consentire ai visitatori di esplorare e conoscere il lago in modo sostenibile.

Oltre alle classiche visite guidate, safari ed escursioni a piedi, si possono prenotare emozionanti gite in barca per navigare tra le acque colorate del Natron ammirando la fauna acquatica. Alcuni tour prevedono anche il pernottamento in tenda sulla riva del lago.

Per i viaggiatori più avventurosi sono disponibili esperienze più impegnative come trekking, cicloturismo, arrampicate e discese in mountain bike lungo interessanti percorsi che si snodano attorno al Natron.

Molte strutture ricettive propongono attività opzionali come birdwatching, lezioni di fotografia naturalistica, escursioni notturne, interazioni con le comunità Maasai locali e altro ancora.

Itinerari di viaggio consigliati

Per chi desidera visitare il Lago di Natron, gli itinerari più indicati prevedono di combinare questa tappa con altre mete naturalistiche e parchi faunistici della Tanzania settentrionale.

Dopo l’esperienza del Lago Natron, potrete dirigervi verso ovest per esplorare l’imponente Parco Nazionale Tarangire, rinomato per la sua fitta popolazione di elefanti e la ricca avifauna. Dirigendosi verso nord, si raggiungono i parchi del vasto ecosistema del Serengeti, tra cui il famoso cratere di Ngorongoro.

Le attrazioni da non perdere nei pressi del Lago Natron sono il vulcano attivo Ol Doinyo Lengai e l’affascinante sito archeologico di Olduvai Gorge, dove sono state scoperte tracce di antiche origini umane.

Altre tappe interessanti sono le cascate di Ngare Sero Meru, i villaggi Masai intorno a Mto Wa Mbu e il Lago Eyasi, un lago soda simile al Natron situato in una fertile oasi della rift valley.

Consigli per la fotografia

La luce e i colori al tramonto sono spettacolari e ideali per foto paesaggistiche mozzafiato del Lago di Natron e dei suoi fenomeni naturali come le cascate di sale.

Per catturare la vita degli uccelli acquatici consigliati obiettivi grandangolari e teleobiettivi. Utili anche filtri polarizzatori per ridurre i riflessi sull’acqua.

Attenzione alle condizioni climatiche locali, che possono cambiare repentinamente. Spesso al mattino il lago è avvolto dalla nebbia, mentre al pomeriggio il cielo è terso.

Per foto notturne servono treppiedi e tempi di scatto lunghi. Utili le foto timelapse per catturare il variare dei colori del cielo e delle acque al sorgere e tramontare del sole.

Portare attrezzatura adeguata alle condizioni saline e polverose, e proteggere sempre la propria incolumità nell’esplorare questo ambiente naturale estremo.