Da Lecce a Santa Maria di Leuca, seguendo la litoranea adriatica

Porto di Santa Margherita di Leuca

Punto di partenza Lecce, città della quale si possono ammirare le romantiche chiese ed i palazzi in stile barocco, il centro storico, il suggestivo Obelisco fatto di bassorilievi e fregi e poi da qui, che si decida di percorrere i 106 km di lunghezza della litorale in moto o in auto poco cambia.

Percorrendo la strada verso Otranto, dopo essere passati attraverso i rinomati uliveti salentini, ci ritroviamo a San Cataldo, del quale i pugliesi amano tanto la marina della città, i lidi attrezzati e le spiagge libere.

Il percorso continua lungo la strada costiera che lascia senza fiato, poiché si cammina al limite della scogliera ed il panorama è immenso, intercalato da alcuni punti dove ci si può addentrare sul mare per arrivare fino a Santa Foca, un’incredibile cittadina fatta di pescherecci, di case piccole, bianche, azzurre e rosa e sulla quale sua spiaggia è presente una Torre dove vengono depositate le reti ad asciugare.

Lo spettacolo continua quando proseguendo, ci si imbatte in una deliziosa località balneare con un centro archeologico, chiamata Roca Vecchia: le sue case hanno un aspetto povero e dignitoso, qui troviamo i ruderi messapici e sembra sul serio di essere giunti nel posto giusto per trovare la pace e il riposo e di essere in un’altra epoca.

Andando ancora avanti si va verso Torre dell’Orso, una località pittoresca fatta di sabbia bianca che sembra talco ed adagiata in un’insenatura, dalla quale si apre la vista su due faraglioni scolpiti dal mare: sappiate che si tratta di una delle più belle spiagge del Salento adriatico. Si prosegue incontrando la località di Torre Sant’Andrea, che è invece una delle zone più selvagge e lussureggianti; anche qui la spiaggia è finissima e circondata da alti scogli.

Come se questo spettacolo marino non fosse di per sé già eccezionale, andando più avanti, si apre un altro scenario quando compare lo specchio d’acqua creato dal Lago Alimini Grande, nel quale non si può nuotare; è separato dall’omonima spiaggia da una pineta e da dune di sabbia, le sue rive sono costeggiate di verde, intorno si scorgono case coloniche e terre coltivate.

Otranto la “città bianca”

La città più a est d’Italia è Otranto e anche qui non manca la bellezza marina. Essendo una città portuale sarà possibile parcheggiare in modo tranquillo e passeggiare lungo il borgo a piedi, ammirandone i vicoli, le botteghe ed i mercatini ed il panorama visibile dai suoi bastioni. Una tappa obbligatoria va fatta al Castello aragonese e alla Cattedrale dal pavimento in mosaico.

Una volta visitata la città bianca di Otranto raggiungiamo Porto Badisco, un altro borgo di pescatori incantevole: è la spiaggia dove approdò Enea durante il ritorno da Itaca. Qui si viene proiettati in un mondo fatto di grotte misteriose e acque cristalline, all’insenatura si arriva solo a piedi e tuttavia appena si giunge ad una spiaggetta incantevole e lunga poche decine di metri, si capisce quanto ne sia valsa la pena.

Santa Cesarea Terme e Castro

Continuando lungo la panoramica strada costiera da Otranto a Leuca, si giunge a Santa Cesarea Terme, una località rinomata per le sue sorgenti termali e le spettacolari scogliere, intercalate da numerose calette. In questo affascinante luogo, sono state erette alcune delle ville più affascinanti dell’intero Salento.

Proseguendo lungo questo itinerario e spostandosi a soli tre chilometri da Castro, ci si imbatte nella Grotta della Zinzulusa. Questa incredibile formazione sotterranea è caratterizzata da stalattiti e stalagmiti (in dialetto locale “zinzuli”, ovvero stracci sospesi), risultati da fenomeni carsici, e può essere esplorata fino a una profondità di addirittura 150 metri sotto terra.

Santa Maria di Leuca

Si arriva poi ad Acquaviva di Marittima: qui il paesaggio è prevalentemente caratterizzato da formazioni rocciose, offrendo una ricchezza di grotte e piccole insenature. In mezzo a un fiordo nascosto, si trova questa minuscola baia, circondata da imponenti scogliere che sono una delizia per gli amanti del tuffo, e adornate da una fragrante vegetazione costellata di maestosi lecci e profumati allori.

Dopo aver passato Tricase Porto, Marina Serra e Marina di Novaglie, si arriva in località Ciolo.

Conosciuto anche come il “Canalone del Ciolo”, questo angolo paradisiaco si presenta come un canyon incredibile che si affaccia sul mare pugliese. La sua formazione è il risultato di un lento processo di erosione della roccia calcarea causato dalle azioni delle onde del mare nel corso del tempo. L’insenatura del Ciolo trae il suo nome caratteristico dal dialetto salentino, dove “ciola” è il termine per una gazza ladra. Questo uccello, da tempi immemorabili, infatti, ha scelto questa suggestiva scogliera come luogo di nidificazione.

La nostra tappa giunge infine alla meta, ovvero a Santa Maria di Leuca, dove l’Adriatico si abbraccia con lo Jonio.

È una delle mete più note di tutto il Salento. Nel corso degli anni ha saputo accogliere i tanti turisti che specialmente d’estate la frequentano e la vivono. Oltre ad Hotel, B&B e Residence, sono tante le case vacanze a Leuca tra cui scegliere per un soggiorno in questo angolo di paradiso.

Da Punta Meliso a Punta Ristola ci sono tantissime grotte da visitare, tra cui:

  • Grotte Cazzafri,
  • Grotta del Soffio,
  • Grotta dei Giganti,
  • Grotta del Drago,
  • Grotta degli Innamorati.

Visitare Leuca è emozionante: nei pressi del maestoso Faro c’è il Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae, al quale si giunge dopo aver percorso 300 scalini, che costeggiano la famosa Cascata dell’Acquedotto Pugliese.