Sepino: cosa fare e cosa vedere

Nel Molise, una regione che si srotola tra mondi antichi e paesaggi stillati in un tempo senza tempo, si trova un luogo di notevole importanza storica, Sepino. Questa città, fondamentale per la comprensione della storia romana del territorio italiano, è un connubio tra le origini millenarie e le suggestive bellezze naturali di una terra poco esplorata. Da una parte la storia di Sepino, l’antica Saepinum, raccontata attraverso i secoli, caratterizzata da eventi storici significativi, cambiamenti politici e sociali. Dall’altra, il sito archeologico Altilia, il suo cuore pulsante, e la sintesi dello splendore dell’antica Roma, che ancora oggi si guarda con stupore. Senza dimenticare la ricchezza delle radici culturali e gastronomiche di questo territorio, che rendono il paesaggio molisano un’eredità viva e pulsante.

Storia di Sepino

Origini Romane

Sepino è un comune italiano in provincia di Campobasso, in Molise. Il suo ritrovamento rende testimonianza di un’antica città romana, chiamata Saepinum. Fondata come colonia forse da Lucio Volumnio nel 293 a.C, Sepino rimane un significativo esempio di urbanizzazione a carattere militare. Le rovine romane di Sepino, apparentemente abbandonate dopo il crollo dell’Impero Romano, fanno oggi parte di un area archeologica protetta.

Medioevo

Nel periodo medievale, a seguito delle invasioni barbariche, gli abitanti di Sepino abbandonarono le mura della città romana per rifugiarsi sul vicino monte Saraceno, più facilmente difendibile. In questo periodo, Sepino divenne un centro importante per il controllo del territorio, incardinato prima nell’Impero Carolingio e poi nell’area di influenza Normanna. Si sviluppò quindi un castello con annesso borgo, di cui restano tracce all’interno del centro storico, tra cui la Torre normanna.

Periodo Moderno

A partire dal XVI secolo, con la soppressione dell’autonomia comunale operata dal vicereame spagnolo, Sepino iniziò un lento declino, accentuato dai terremoti del 1627 e 1688. Un nuovo impulso fu dato alle attività economiche nel XIX secolo, con l’avvento dell’unità d’Italia. L’epoca moderna ha visto una ripresa delle attività economiche, soprattutto nell’agricoltura e nella lavorazione del legno, ma il comune soffre tuttora del problema dell’emigrazione, soprattutto giovanile.

Archeologia

Il sito archeologico di Altilia, la città romana, funziona oggi come un museo all’aperto. Le rovine, che includono un teatro, un anfiteatro e i resti delle mura cittadine, danno un’immagine vivida della vita in una città romana. Le rovine sono state scoperte nella seconda metà del XX secolo e sono state da allora oggetto di numerose campagne di scavo. La gestione del sito è affidata alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Campobasso e Isernia.

Sviluppo contemporaneo

Sepino è oggi più conosciuto per l’area archeologica di Saepinum e per il suo centro storico di origine medievale. La principale attività economica rimane l’agricoltura, in particolare la produzione di olio d’oliva, vino, cereali e legumi. Il turismo ha un ruolo sempre più importante, con un crescente interesse per il patrimonio storico e culturale di Sepino. L’attuale comunità si impegna per mantenere vive le antiche tradizioni, promuovendo eventi culturali, come il Festival della Zampogna, uno tra i più noti e apprezzati nel panorama folkloristico molisano.

Valorizzazione del patrimonio storico-culturale e promozione turistica

In anni recenti, Sepino ha sperimentato un aumento delle iniziative volte a promuovere il luogo come meta turistica. Il comune, collaborando con diversi enti locali, ha attuato un progetto per recuperare e valorizzare il proprio patrimonio storico-culturale. L’attenzione è stata focalizzata soprattutto sull’area archeologica, attraverso il restauro di edifici antichi e la realizzazione di itinerari turistici.

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Sito archeologico Altilia

Il sito archeologico di Altilia, un tempo conosciuto come Saepinum

Il sito archeologico di Altilia, precedentemente noto come Saepinum, è una delle principali attrazioni turistiche di Sepino, nel Molise. Occupando un’area di 16 ettari, il luogo è stato un centro urbano signficante nell’epoca romana ed è attualmente uno dei siti meglio preservati in Italia. Altilia, aperta al pubblico per tutto l’anno, attira numerosi visitatori con i suoi monumenti storici ed edifici archeologici.

Le strutture dell’antica Altilia

Il sito di Altilia è suddiviso in una serie di settori distinti, ognuno dei quali contiene diverse strutture di rilevanza storica. Tra questi, si distinguono l’anfiteatro romano, le terme, il foro, le basiliche e il sistema di fortificazione costituito dalle mura e dalle porte. L’anfiteatro, ad esempio, fu costruito nel I secolo d.C. ed era in grado di ospitare fino a 3000 spettatori. Le terme, anch’esse risalenti al I secolo d.C., erano dotate di calidarium, tepidarium e frigidarium.

Monumenti e reperti

Altilia è notevole anche per la varietà e la qualità dei suoi monumenti e reperti. Tra questi, i più rappresentativi sono sicuramente le numerose iscrizioni latine incise su pietra o marmo, che offrono un prezioso spaccato della vita quotidiana, della religione e dell’amministrazione di Saepinum durante il periodo romano. Inoltre, il museo archeologico situato all’interno del sito espone una vasta gamma di reperti, inclusi oggetti di uso quotidiano, monete, statue e resti di sculture.

Importanza storica e culturale

La straordinaria conservazione di Altilia rende questo sito un prezioso testimone della vita in epoca romana. Le sue strutture pubbliche, le case private e la presenza di una viabilità ancora ben conservata, con le sue strade selciate, rivelano molto dell’organizzazione sociale ed economica di un’antica città romana. Inoltre, la presenza di numerosi reperti, molti dei quali in ottimo stato di conservazione, arricchisce ulteriormente la conoscenza e la comprensione della cultura e della civiltà romana.

Alcune parole sulla meravigliosa Altilia di Sepino

Per gli amanti dell’archeologia e della storia romana, Altilia è una destinazione che non può essere ignorata. Le sue ben mantenute strutture, i monumenti storici e i reperti archeologici, ci conducono in un affascinante viaggio attraverso il tempo, regalando ai visitatori un’autentica esperienza dell’antica Saepinum. Senza ombra di dubbio, Altilia rappresenta uno dei tesori più significativi non solo di Sepino, ma di tutta la regione del Molise.

Image of Altilia archeological site in Sepino, Molise, showcasing well-preserved structures and ruins.

Tradizioni e gastronomia locali

Le Tradizioni e le Celebrazioni Locali di Sepino

Sepino non è solo famosa per il suo patrimonio archeologico, ma anche per la sua ricca tradizione che si manifesta nelle celebrazioni popolari e religiose che contrassegnano l’anno per i suoi abitanti. Particolarmente notevole è la Festa Patronale di San Michele Arcangelo, celebrata la prima domenica di maggio con cerimonie religiose, sfilate di costumi tradizionali e spettacoli vari. A settembre, si svolge la Sagra del Fungo, un evento dedicato ai prodotti della foresta locale, tra cui i deliziosi funghi. Queste festività, così come eventi come la Settimana Santa con le sue emozionanti processioni, permettono alla comunità di condividere momenti rari e rafforzano il legame con le proprie radici culturali e territoriali.

Piatti Tradizionali di Sepino

La cucina di Sepino è caratterizzata da piatti tipici della tradizione molisana, ingredienti a km zero e sapori genuini. L’eccellenza del territorio è sicuramente il Tartufo di Sepino, ingrediente pregiato che arricchisce vari piatti del repertorio culinario locale. Particolare importanza ha anche la produzione di salumi, come la salsiccia di Sepino, apprezzata per la sua saporità. Non mancano i piatti a base di agnello, come l’agnello alla cacciatora, e i piatti di pasta fatta in casa, come i cavatelli con sugo di castrato.

Cultura Culinaria di Sepino

La cultura culinaria di Sepino rispecchia in pieno il legame con le tradizioni e i ritmi della terra. L’agricoltura, ancora oggi molto praticata, fornisce una grande varietà di prodotti di stagione che diventano protagonisti della cucina locale. Le tecniche di cottura sono quelle tradizionali, con un largo utilizzo del forno a legna, e le ricette vengono tramandate da generazione in generazione, contribuendo a conservare viva l’identità culinaria del luogo.

Il Ruolo della Gastronomia nell’Identità di Sepino

Nel piccolo centro di Sepino, la gastronomia assume un ruolo fondamentale nell’identità della comunità. Le tradizioni culinarie, infatti, non sono solo espressione di un patrimonio gastronomico ricco e autentico, ma rappresentano anche un importante elemento di unione sociale e di riconoscimento culturale. Preparare e gustare insieme i piatti tipici durante le feste locali o le normali giornate costituisce un momento di condivisione, che rafforza il senso di appartenenza alla comunità e ai suoi valori. La cura nella preparazione dei piatti e l’attenzione alla qualità delle materie prime rispecchiano la passione dei sepinesi per la loro terra e per le loro radici.

A quindi esaminare da varie prospettive la città di Sepino, ci troviamo di fronte a una realtà che è un perfetto equilibrio tra il passato e il presente. Una realtà in cui la storia affascinante dell’antica Saepinum si intreccia strettamente con le pratiche e le tradizioni culturali contemporanee. Un territorio, che, grazie all’importante sito archeologico di Altilia, continua ad essere un faro di conoscenza per ricercatori e appassionati di storia. Infine, Sepino è un luogo dove la gastronomia locale prosegue le sue antiche radici nel presente, offrendo ai visitatori sapori autentici e unici dell’incredibile cucina molisana. Dunque, la città di Sepino è un viaggio straordinario attraverso i secoli, un ponte che collega l’antico al moderno in un modo inimitabile.