Bratto: dove si trova e cosa fare

presolana

Bratto è una frazione di 1.235 abitanti del comune di Castione della Presolana in provincia di Bergamo, Lombardia. Ultimo paese dell’alta Valle Seriana che precede il Passo della Presolana situato a 1.036 metri sul livello del mare (se si considera la chiesa come punto di riferimento). La località ha un’estensione altimetrica che va dagli 880 metri fino ai 1150 metri, con una superficie complessiva di circa 9,5 km2.

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Dove si trova Bratto

Il centro abitato si trova lungo la strada statale SS 671 e alle pendici del Monte Cornetto e dista circa 3,5 km dal capoluogo comunale di Castione. Ai piedi del Monte Cornetto, alto 1.526 metri, si trova la località di Denzil, che è collegata solo da un passaggio pedonale alla frazione di Rusio nella Valle dei Mulini e tramite il sentiero a est si collega alla località di Dernes a Castione della Presolana.

Proprio in quest’ultima valle nel 1970 sono state rinvenute tombe preistoriche con alcuni scheletri rannicchiati risalenti all’età del rame e successivamente una spada risalente alla prima età del ferro. Tutta l’area circostante presenta infatti numerose rupi, caverne e grotte dove in passato l’uomo ha potuto sopravvivere e trovare riparo, oltre a un’ampia varietà di vegetazione boschiva, che ha sempre reso il luogo affascinante e tranquillo. Sul suo territorio si trovano: un dispensario farmaceutico, l’ufficio postale, il cinema teatro “Agli Abeti” e la parrocchia della “Natività di Maria Vergine”.

Come arrivarci

Per arrivare a Bratti bisogna percorrere l’autostrada A4 Milano – Venezia e prendere l’uscita  a Bergamo. Successivamente bisogna proseguire in direzione Val Seriana prima e Passo della Presolana successivamente

Cosa vedere a Bratto

Bratto è una piccola località situata ai piedi del monte Pora e della Presolana.

In paese non ci sono molte cose da visitare ma a pochi minuti di distanza è possibile fare diverse escursioni tra la natura e visitare diverse chiese. Vicino alla località di Castione è possibile visitare la millenaria chiesetta di San Peder.

Nel comune di Castione c’è il comprensorio Presolanamontepora con due ski area: Il Monte Pora e la località Donico, con tanto di pista illuminata dove praticare lo sci anche in notturna. Sole protagonista e tante strutture, oltre allo sci (e alle scuole relative) la possibilità di usare motoslitte o darsi allo snowboard.

Le piste, per un totale di 30 chilometri, sono per ogni grado di difficoltà, innevate da dicembre a marzo (c’è anche un impianto di innevamento programmato). Inoltre sono presenti appositi percorsi per le escursioni a piedi o con le ciaspole. In estate, le attività sono tantissime, dal deltaplano, al parapendio, al campo golf, alla mountain bike. Celebri sono senz’altro i percorsi d’arrampicata e le palestre di roccia naturale. Ci sono anche corsi di free climbing, canyoning, equitazione, escursioni guidate, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Al confine con la Val di Scalve c’è da ammirare il Salto degli Sposi.

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Storia di Bratto

Ad eccezione di alcuni antichi ritrovamenti di questa località, e di persone che vi risiedevano, non vi è traccia di fonti precedenti alla metà del XIV secolo. Le più antiche attestazioni dell’esistenza di veri e propri quartieri risalgono all’inizio del XV secolo. A partire dalla seconda metà del XV secolo i distretti di Bratto e Dorga furono caratterizzati da un tipo di allevamento diverso da quello castionese, ovvero un allevamento transumante. Lo sviluppo della transumanza bovina si configura come un’attività imprenditoriale orientata al mercato, per molti versi incompatibile con l’immagine di una comunità chiusa.

La loro specializzazione fece sì che la popolazione crescesse più velocemente di quella del capoluogo Castione. Nel XVI secolo, quindi, sorsero Bratto e Dorga, istituzionalmente inquadrati come frazioni del comune di Castione. Nel 1544 Dorga contava 126 abitanti, Bratto ben 303, quasi quanto il capoluogo Castione con 311 e Rusio 63. Bratto era popolato essenzialmente dai discendenti di due casate, i Medici e i da Ponte. I da Ponte avevano dato origine, tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, a cinque diverse famiglie: i Tedeschi, gli Zani, i Beteri, i Migliorati e i Rossi. Poi c’erano i Tomasoni, quasi certamente staccati dai Medici.